Dentro l’anno passato c’è il mondo interrotto.
Ma io non vi voglio augurare di riprendere la “perduta normalità”. Perché la normalità aveva già in sé qualcosa di abnorme e folle e anormale, qualcosa di ben più grande che già era stato interrotto, ben prima che ad interrompersi fosse la nostra quotidianità. Io vi auguro di ritrovare ciò che si interruppe, o che fu trascurato, o svilito o addomesticato molto prima di un anno fa, molti, molti anni fa, sino a dimenticarcene: l’idea di un “noi” più grande di quella del nostro ombelico. La visione di una famiglia che non finisce sul pianerottolo del nostro appartamento, ma che lì comincia, proseguendo sulle panchine, sui treni, nel luogo di lavoro. Nelle strade di mille sguardi sconosciuti e abitati da storie degne d’essere ascoltate, aiutate, com-prese. Vi auguro di riprendere il filo perso tantissimo tempo fa, il filo che ci rende vicini a ciò che siamo nati per riuscire a fare: il tentare di ritrovare i nostri ricordi di esseri umani in divenire là dove li avevamo lasciati o seppelliti, ben prima dell’arrivo del Covid: tornare a provare a nascere veramente. Questo nuovo anno ha ancora dentro di sé la parola “venti”, con un “uno” a seguire. Ma “venti” sarà sempre anche il plurale di - “vento”. E allora vi auguro di riprendere il vostro mondo, ma con dentro dei venti nuovi. Venti che scorrono in vie zeppe di un sole chiamato dignità, di venti che sanno entrare anche nei tombini dell’ingiustizia, tra gli stipiti di finestre di quella solitudine che sbatte sorda, venti che sono anche banalità, e roba da bere, e pioggia, e vomito, e cicatrici, e scintille e lune piene – ma sempre dentro l’umano e la difesa dell’uomo. E vi auguro di fare errori. Gli errori che si fanno quando non si può fare altro che quelli. Perché sempre, da sempre e per sempre, è negli errori che si vive, che si cammina. Coi Venti in volto. Vi auguro un 2021 che non sia un ricominciare la vecchia normalità. Ma che sia un risveglio. Fate nuovi errori. Fate gloriosi, stupefacenti errori. Buon anno, a tutti, con i venti dietro a pulire i nostri sguardi. |
ALESSANDRO NEGRINI
Appunti, provocazioni, pinte e danze. Archives
June 2023
Alessandro Negrini
Regista per errore, poeta per caso, flaneur per scelta. |