Le amicizie sono città. Ci passeggi dentro, sapendo che contengono quartieri, bar, mercati dove condividere storie, aiuti, spalle, confidenze, piccoli pezzi di strada dove vi si passeggia sentendosi – più di uno. È una presenza che resta sotto cute. Ti ci muovi dentro, tra una partenza ed un ritrovo. Nei loro meandri conservano la sensazione di essere nati per condividere. Alcune di queste “città” ti accolgono per sempre, altre ad un certo punto, nascondono fantasmi e senza saperlo, e per tante misteriose ragioni, ti respingono. L’amicizia con Mario mi regalò, tra le tante cose, una potentissima lente: saper riconoscere chi, nelle tue cerchie di conoscenze ed incontri, è presente in te senza nessun scavalcante, inconsapevole individualismo. Senza alcuna mal nascosta invidia. Il sentire chi è naturalmente - curioso di te. E saper riconoscere chi, invece – sottraendo, fa di quella “città, di quei quartieri di condivisione, vicolo cieco di rivalità. L’invidia è l’unico vizio triste che non produce piacere. E così spesso mi capita, trovandomi di fronte a qualcuno inzuppato di disinteresse di pensare: è un “Anti-Mario”. Dondero come una sorta di categoria del pensiero e del vivere. Mario, da qualcuno invidiato, non coltivava l’invidia. Una volta, dopo una vagabondata tra bar e trattorie, riferendosi a persone di lui invidiose, mi disse: “L’invidia danneggia lo sguardo”. E mi piaceva questa idea che l’invidia o il disinteresse, fossero causa di calo di diottrie. Seppur fosse un gran narciso, Mario faceva sgambetto al suo ego anticipandolo, mettendo prima l’ascolto, gli altri, la loro arte o le loro storie. Con Mario tutto diventava curva, sparivano gli spigoli della fine. L’Io e il Tu diventavano un infinito contenimento. Era città, dove potersi perdere tutti i giorni e non dirsi mai addio. Ciao amico mio, cammino nel mio girovagare con questa lente, e quando mi manchi e mi va, come oggi, ti riacciuffo per qualche istante da chissà quale luogo dove ti sei andato a cacciare, e ti ringrazio. Sono dentro la nostra “città”.
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ALESSANDRO NEGRINI
Appunti, provocazioni, pinte e danze. Archives
June 2024
Alessandro Negrini
Regista per errore, poeta per caso, flaneur per scelta. |