IL MIO CV.
Spesso mi accade che mi chiedano che studi io abbia fatto per diventar regista. E la mia risposta è pressochè sempre la stessa: la mia vera università, sono stati i Pub e i Caffè. Lì, vi ho divorato i migliori libri, scritto i miei diari e le poesie peggiori, ascoltato racconti che contenevano, senza saperlo, Foucault, Edgar Lee Masters, Anaïs Nin, Baudelaire. Lì ho scoperto mondi nascosti dentro a persone che, senza saperlo, erano libri, quadri di Hopper, musiche che intonavano sogni dimenticati o speranze mai svilite. Lì, al bancone o al tavolino, disegnavo mappe, panorami di mondi e storie da andare a scoprire. Ma il mio giardino d'infanzia sono state le sale da ballo. La più leggendaria, era l' "Esedra Dancing" di Cattolica. Ci andavo da bambino con mia mamma. Lì assistevo al grande spettacolo: l'avvicinarsi per un invito, le donne che misuravano l'attrattiva di un uomo da come i suoi piedi sapessero muoversi sulla pista, e poi l'orchestra che mi salutava ed io mi sentivo a casa, e poi i camerieri, che mi riconoscevano e senza chiedere mi portavano il bicchiere d'orzata. Lì, a volte, mi addormentavo felice. Le donne eleganti e i loro profumi, le timidezze e le vanterie, le avances e i rifiuti, tutto quel mondo era in sè una danza che osservavo e bevevo come un grande spettacolo, tra le cui braccia volteggiavano tutte le mie rêveries. Sono mondi scomparsi, che mi visitano di sorpresa come un inaspettato valzer, e mi ricordano da dove vengo. Dai bar e dalle sale da ballo. |
ALESSANDRO NEGRINI
Appunti, provocazioni, pinte e danze. Archives
June 2024
Alessandro Negrini
Regista per errore, poeta per caso, flaneur per scelta. |